FUORICLASSE al Borghese Palace Art Hotel di Firenze

FUORICLASSE al Borghese Palace Art Hotel di Firenze

Mostra a cura di Paola Neri Viggiano. Al Palace Borghese Art Hotel di Firenze dal 20 maggio al 28 agosto 2023

CARLO BIMBI (https://carlobimbidesign.it/)

Dopo la formazione artistica a Volterra, sua città natale, Carlo Bimbi ha scelto di operare nel design d’arredo ottenendo importanti successi, a partire dalla partecipazione alla mostra “Italy: the new domestic landscape” del 1972 al MOMA di New York, dove il suo “Tuttuno” compare nella collezione permanente. In questi ultimi anni è tornato sui territori dell’arte, con una mostra alla C2 di Firenze nel 2022 prima (https://carlobimbidesign.it/2022/12/22/ultima-cena-a-volterra-la-mostra-alla-c-2_contemporanea-dicembre-2022/) e, oggi, con questa esposizione al Borghese Palace Art Hotel curata da Paola Neri Viggiano. Della sua lunga attività è testimonianza la monografia Carlo Bimbi/Vocazione designer, curata da Giovanna Uzzani.  https://store.bandecchievivaldi.com/prodotto/carlo-bimbi-vocazione-designer/ L’esperienza nel campo del design e la convinzione che i tempi in cui viviamo richiedano interventi “per via di levare” e non “per via di mettere”, hanno spinto Carlo Bimbi a ripensare al suo lungo cammino artistico e professionale, non perdendo mai di vista la stella polare del design epurato però dall’impegno verso il mercato e incentrato sulla ricerca formale e estetica. Sedie, divani, tavoli, non meno che elementi naturali (sassi, colombe), vengono ora rivisitati dal designer con l’occhio dell’artista, dando vita a opere che possiamo classificare secondo le tipologie convenzionali in quadri e sculture, i “Teatrini”. Il rigore di una progettazione nata per la produzione industriale, tipico del design delle origini, trova ora nuova energia nel campo artistico che si avvale della forza di una “geometria con anima” per dare vita a queste intense creazioni. Dall’arte al design all’arte: questo il percorso di Carlo Bimbi, che diventa un invito allo spettatore a chiudere gli occhi, appesantiti da una comunicazione invasiva e degradata, in sintesi massificata, per riaprirli davanti a forme, linee, colori, materiali, capaci di produrre suggestioni e riflessioni. 

Poltrona TAXIDO, 2010 per Segis   
(poliuretano espanso schiumato a freddo su struttura metallica)  
La poltrona Taxido su base girevole, destinata ad ambienti di ricevimento e contract alberghiero, è caratterizzata da una linea asciutta e avvolgente, che scaturisce da una ricercata comodità.
 
Astrazione Taxido, 2022
(tecnica mista su carta; 100×70)
La sagoma della poltrona Taxido compare dietro un separé di vetro. La base si fa cerchio; il colore sottolinea la compenetrazione delle forme.
Serie I teatri/Composizione Taxido, 2022
(alluminio, polipropilene, legno; 45x21xh.43)  
La serie dei teatri nasce dall’incontro tra architettura e design. La parete di fondo, scanalata come una colonna dorica, determina lo spazio, che avvolge il modello della poltrona Taxido, evocando una domesticità da animare.
Astrazione C1390, 2022
(tecnica mista su tela; 70×100)
Il tavolo C 1390 del 2008 costituisce la linea di demarcazione tra un esterno, che nell’apertura tra due pareti lascia vedere un cielo azzurro che si confonde col mare, e un interno, nel quale si trova lo spettatore. La sagoma del tavolo, pura astrazione geometrica, è ingentilita e animata dalla doratura.
Tavolo da pranzo C 1390, 2008 per Annibale Colombo
Serie I teatri/Composizione C 1390 -1, 2022
(terracotta, bronzo, legno; 45x21xh.43)  
La serie dei teatri nasce dall’incontro tra architettura e design. La parete di fondo, che accenna a una scanalatura dorica, determina lo spazio che avvolge il modello della base del tavolo C 1390, evocando una domesticità metafisica. La preziosità dell’astrazione formale si coniuga con quella dei materiali, la terracotta imprunetina e il bronzo in fusione a cera persa.
Astrazione Accademia, 2022
(tecnica mista su carta; 60×90)  
Un segno forte ricavato dal bracciolo del divano Accademia, i materiali in contrasto ovvero carta bianca e cartone dorato, una cornice in legno naturale, costituiscono l’essenza di questo “collage” che si inserisce nel solco della tradizione delle Avanguardie novecentesche nobilitato da richiami preziosi e da una geometria accademica tanto cari alla tradizione. 
Divano Accademia, 1989 per Arketipo Firenze
Serie I teatri/Composizione Accademia, 2022
(marmo, ottone, legno; 45x21xh.43)
La serie dei teatri nasce dall’incontro tra architettura e design. La parete di fondo, in marmo, determina lo spazio, che avvolge il modello del bracciolo del divano Accademia ridotto a estrema sintesi geometrica, evocando una domesticità sospesa. La preziosità dell’astrazione formale si unisce a quella dei materiali, il marmo di Carrara e il bronzo dorato in fusione a cera persa.
Astrazione Hotello, 2023
(sanguigna e tempera acrilica su carta; 70×70)  
Dal divano Hotello il dipinto ricava le due linee centrali che si incuneano e intersecano tra loro, con colori netti e definiti. Gli azzurri bilanciano il peso centrale della composizione.
Divano Hotello, 2004 per Dema
Serie I teatri/Composizione Hotello, 2022
(bronzo patinato, marmo, legno; 45x21xh.43)
La serie dei teatri nasce dall’incontro tra architettura e design. La parete di fondo scanalata, in bronzo patinato, determina lo spazio, che avvolge il modello del divano Hotello ridotto a estrema sintesi geometrica, evocando una domesticità da animare. La preziosità dell’astrazione formale si coniuga a quella dei materiali, il marmo di Carrara e il bronzo patinato in fusione in conchiglia.
Serie I teatri/Composizione Lisa, 2022
(alabastro, bronzo, legno; 45x21xh.43)  
Un vero e proprio palcoscenico contiene il dialogo muto tra le due poltroncine, realizzate in bronzo patinato in fusione a cera persa.   
I fondali sono in alabastro, prezioso materiale utilizzato fin dall’antichità per la sua capacità di valorizzare gli effetti luminosi.     
(Poltrone Lisa, 2022, per Borzalino)
                                               
  I sassi / Concavo convesso, 2023
(tecnica mista su carta; 70×70)
Il sasso corroso dal mare, da sempre poggiato sul tavolo da lavoro dell’artista, è il protagonista di questa visione simultanea che nella parte inferiore è concava e in quella superiore convessa, così che l’effetto finale è l’orma in basso del sasso sovrastante.  Alleggerisce cromaticamente il tutto la banda gialla a sinistra, che riconduce l’immagine ad un esercizio pittorico e limita la visione del vero.
Via di San Vito, 2022 (Collezione Privata)
(tecnica a grafite e pastelli colorati; 50×70)
 
La visione di una parete intonacata colpita dalla luce del tramonto primaverile, che ne mette in risalto il barbacane di sostegno, è protagonista di questo dipinto a pastelli e grafite, che l’artista mantiene sul rigore della rappresentazione geometrica animata dalla presenza improvvisa della nuvoletta che appare dietro la finestra.
Serie I teatri/Volterra Bits/ Lampada Colombe, 2023
(alabastro, legno; 45x21xh.44)
Dalla serie dei teatri, nata nel 2022 dall’incontro tra architettura e design, deriva la lampada Colombe. La parete di fondo, in alabastro, determina lo spazio, dentro il quale due colombe volteggiano in linee fluide e geometriche. La lampada nasce all’interno del progetto dei Volterra Bits, l’ultimo di Carlo Bimbi per Cooperativa Artieri Alabastro di Volterra, ed è qui presente nel prototipo di proprietà dell’artista, realizzato appositamente per questa mostra.
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