Triclinium per Arketipo, 1988

Triclinium per Arketipo, 1988

Adriano Piazzesi, storico architetto di Arketipo fino dalla sua nascita e importante punto di riferimento per il design fiorentino, oltre che artista e amico, nel 1988 mi mette in contatto con Corrado e Sandro Ortino allora titolari dell’azienda. Tra noi nacque un immediato comune sentire che, nel giro di pochi mesi, produsse il Triclinium, presentato a settembre al salone di Milano.

La caratteristica principale del divano è la profondità variabile della seduta. Il perimetro assume una forma trapezoidale, inconsueta e innovativa. Lo schienale, imperniato su un lato, può avanzare o arretrare così da permettere sedute varie, personalizzate, adattabili alle varie occasioni di relax…
Diventato l’elemento forte e caratterizzante, la mensola viene pensata in materiali altrettanto forti e importanti. E’ così che recupero il marmo della tradizione toscana, il legno laccato e la radica: un unicum per quegli anni.
Il primo servizio fotografico viene realizzato nel neonato Centro Pecci per l’arte contemporanea di Prato; autore Carlo Gianni.
Il Triclinium fotografato da Mario Ciampi.
Guardandolo, mi viene in mente un’idea: che non sia l’evoluzione borghese e inconsapevole del Tuttuno???
Il Tuttuno, 1969, favoleggiava un arredo totale nel quale vivere come in un’astronave proiettata verso il futuro. Il Triclinium, 1988, ridimensiona gli entusiasmi in una società che sta recuperando le comodità borghesi.

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