Tavolo Michelangelo per Annibale Colombo, 2020

27 Ott Tavolo Michelangelo per Annibale Colombo, 2020

Posted at 18:36h in News by
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Per Annibale Colombo torno a lavorare su un tavolo-scultura nell’estate 2019. I committenti mi danno indicazioni per progettare tavoli da presentarsi come pezzi unici, lontani da un’estetica seriale e capaci di esaltare l’alto artigianato italiano di cui l’azienda è tra i rappresentanti più qualificati.

Tavolo Michelangelo
Le mie origini artistiche e professionali mi riportano sempre verso quelle cave di marmo che racchiudono tanto della storia dell’arte italiana: è ancora al marmo che penso per questo nuovo tavolo.
E, partendo là dove il Novecento è nato, non posso che riflettere sulla sintesi metafisica di De Chirico, dove città deserte e silenti convivono con i resti del naturalismo classicista rappresentato da statue marmoree calde e vive di umanità.
Ripenso all’Arianna addormentata degli Uffizi. La figura disegna con il corpo incavato e il braccio appoggiato sul capo una porzione di cerchio che, completata, dà vita ad una circonferenza ideale, capace di racchiudere e circoscrivere il mondo reale.
E ora mettiamo una bella occasione che mi ha portato a visitare Brescia, a passeggiare nelle sue piazze, a ammirare i suoi monumenti. Sfoglio l’album delle foto sul cellulare: ne ricavo con sorpresa una piacevole suggestione, che mi torna in mente nel corso del percorso progettuale.
Mi soffermo sull’operazione di “scavo” delle superfici che architetti di varie epoche hanno applicato sulle facciate degli edifici da loro progettati. E in particolare mi colpisce l’uso ricorrente del cerchio che annulla la materialità dei volumi, creando un vuoto metafisico che attrae e risucchia.
2 agosto 2014: è stata l’ultima volta che ho visto Mauro Staccioli, in occasione del restauro della sua scultura ambientata che ormai è diventata l’ingresso ufficiale a Volterra per chi viene da Firenze. L’opera in ferro e cemento esprime la sintesi estrema di un processo creativo che raggiunge la purezza della geometria “per via di levare”, percorrendo così lo stesso itinerario classico che, con i dovuti distinguo, porta a Michelangelo.
Parto con i primi schizzi. Mi viene in mente, per il basamento del tavolo, un prisma che ha come base il triangolo equilatero e le sue bisettrici, con le superfici esterne flesse verso l’interno. Ottenuti così tre elementi uguali, caratterizzo il volume ottenuto con un marcato foro circolare che scava e alleggerisce.
L’immancabile modello, ottenuto con la stampante 3D, segna una tappa fondamentale nel percorso progettuale.
Insieme al modello 3D procedo con la visualizzazione fotorealistica tridimensionale.
Gli elementi di sostegno possono essere usati in vari modi, per sostenere piani rettangolari, ellittici o circolari.
Se l’idea inziale era quella di ricavare l’elemento di sostegno da un unico blocco di marmo, nella prototipizzazione l’intervento di una tecnologia particolare ha reso possibile curvare la lastra di marmo, così da ottimizzarne la produzione e permetterne l’abbinamento, in parte, col platino.

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